Come faccio a sapere se il mio gatto ha il diabete?
Quando si parla di diabete, il primo indicatore che non deve sfuggire all’occhio attento del proprietario è l’aumento del consumo di acqua (polidipsia) associato ad un aumento del quantitativo di urina prodotta (poliuria).
Sintomi
Se il gatto vive in casa e utilizza la lettiera, la cosa più semplice è accorgersi che questa è più sporca del solito, tanto che a volte il gatto può essere indotto anche a sporcare al di fuori della stessa.
L’aumentato consumo di acqua, invece, potrebbe passare inosservato. A pensarci, potrebbe non esservi mai capitato di vedere il vostro gatto mentre beve. Questo perché anni di evoluzione hanno insegnato al loro istinto di predatori che il momento dell’abbeverata corrisponde ad una situazione di vulnerabilità e quindi anche il nostro micio da salotto potrebbe preferire togliersi la sete “lontano da occhi indiscreti”. Se non si ha la possibilità di notare l’aumento nella frequenza delle visite alla ciotola dell’acqua, si può però notare che essa si svuota più velocemente rispetto al solito.
Se questi cambiamenti nelle abitudini sono persistenti, potrebbero essere veri indicatori di patologia in corso.
Altri sintomi sono rappresentati da un aumento dell’appetito (polifagia), associato paradossalmente ad una perdita di peso. Se la malattia perdura si riflette sulle condizioni del pelo e sull’idratazione dell’animale. Il metodo più semplice e immediato per valutare il grado di idratazione è quello di sollevare la cute in plica (come in una sorta di pizzicotto): in presenza di disidratazione la pelle perde di elasticità e ci impiegherà più tempo a tornare distesa.
Se il gatto passa molto tempo fuori casa, questi ultimi, per quanto aspecifici, potrebbero essere gli unici sintomi che riusciamo a scorgere. Che si tratti di diabete o meno, sono indicatori di una situazione di alterazione o di una patologia ed è quindi opportuno rivolgersi ad un veterinario.
In alcuni gatti in cui il diabete viene trascurato, può insorgere una neuropatia periferica, che si manifesta con una postura particolare detta “atteggiamento plantigrado”: i garretti toccano il suolo durante la deambulazione e la capacità di saltare è spesso compromessa.
Diagnosi
Un’accurata descrizione dei sintomi, unitamente alla visita clinica forniranno al veterinario le basi per decidere se procedere con le indagini di laboratorio che consistono primariamente in esami del sangue e delle urine. Una diagnosi di diabete non deve scoraggiare: il percorso terapeutico dovrà essere preciso e attento, ma ci sono buone probabilità che il nostro micio ritorni ad essere attivo e in salute e un giorno Possa anche non aver più bisogno della terapia. Molto importante è instaurare un rapporto di fiducia e comprensione con il veterinario, solamente così il percorso può avere un esito favorevole.
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