Cos’è la malattia da graffio di gatto e come si cura
La malattia da graffio di gatto viene comunemente denominata bartonella, dato che si tratta di un’infezione provocata dal batterio Bartonella henselae e può sorgere anche pochi giorni dopo un morso da parte di un gatto infetto o se questo lecca una ferita aperta.
Vediamo insieme a cosa prestare attenzione quando un gatto randagio o domestico ci graffia.
Cosa provoca il graffio di un gatto
Se veniamo morsi o graffiati da un gatto, cosa bisogna fare? Sebbene i numeri dimostrino che quasi la maggior parte dei gatti sia portatore di questo batterio pur non manifestando sintomi, nel caso il gatto sia vaccinato e in buono stato di salute, basterà disinfettare bene la parte interessata; tuttavia è bene prestare attenzione soprattutto ai gattini, perché sono più esposti al batterio.
Nel caso sia un bambino a riportare graffi e morsi, è consigliabile insegnargli come disinfettarsi e come mantenere la parte interessata il più possibile pulita.
Malattia da graffio di gatto: i sintomi
Se invece il graffio è invece quello di un gatto randagio, di uno non vaccinato o di un gattino, le probabilità che sia infetto aumentano ed ecco che può insorgere l’infezione da graffio di gatto.
- Come si presenta la malattia da graffio di gatto? In genere si possono riscontrare diversi sintomi:
- cefalea
- una lesione cutanea là dove si è stati morsi o graffiati dalla quale potrebbe uscire del pus, che si risolve nella formazione di una crosta;
- febbre
- gonfiore ai linfonodi vicini al graffio, anche in seguito alla guarigione delle lesioni cutanee, che può comportare dolore e pus;
- assenza di appetito.
Malattia da graffio di gatto: terapia
Come si cura la malattia da graffio di gatto? La terapia dipenderà da diversi fattori, come per esempio lo stato delle difese immunitarie: nel caso il paziente sia immunodepresso o riporti altre anomalie al sistema immunitario, l’organismo potrebbe non riuscire ad arginare l’infezione e sarebbe necessario l’uso di antibiotici. Ecco perché le persone più esposte sono anche quelle più giovani, dai cinque ai 15 anni, insieme a quelle più anziane.
Se non si intervenisse per tempo, la malattia potrebbe degenerare in modo grave, ecco perché è consigliabile rivolgersi tempestivamente al medico, che con le opportune analisi (esami del sangue, del fluido dei linfonodi o in alcuni casi anche una biopsia), potrà accertare la presenza o l’assenza della bartonella e dare la cura più adatta.
Anche nel caso in cui non si soffra di patologie del sistema immunitario, il medico curante potrebbe consigliare l’uso di antibiotici oltre a quello degli analgesici.
Prevenzione della malattia da graffio di gatto
Per un soggetto immunodepresso è possibile prevenire la malattia da graffio così come tutte le altre patologie che possiamo contrarre, evitando di ospitare gatti in casa. Per questo è fondamentale pulire a fondo le mani e disinfettare i graffi soprattutto se entreremo in contatto con persone anziane, con bambini piccoli o con persone che soffrono di patologie del sistema immunitario.
Per quanto riguarda la prevenzione nei nostri amici a quattro zampe, anzitutto bisogna fare attenzione a eliminare parassiti indesiderati: i gatti possono contrarre il batterio attraverso i morsi delle pulci, entrando in contatto con esso attraverso ferite aperte o giocando con altri gatti infetti, dunque ti consigliamo di:
- eseguire periodicamente trattamenti antiparassitari al gatto dopo aver consultato il veterinario;
- tagliare le sue unghie;
- pulire spesso tessuti e tappeti in cui le pulci potrebbero depositare le uova e riprodursi.
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